Ricorso presentato il 28 maggio 2024 – Repubblica italiana / Parlamento europeo
(Causa C-382/24)
(C/2024/4317)
Lingua processuale: l’italiano
Parti
Ricorrente: Repubblica italiana (rappresentanti: G. Palmieri, agente, D. D’Alberti, P. Gentili, avvocati dello Stato)
Convenuto: Parlamento europeo
Conclusioni
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annullare, ai sensi dell’articolo 263 TFUE e dell’articolo 51, comma 1, lettera a), dello Statuto della Corte di giustizia dell’Unione europea, il bando di concorso generale PE/AD/301/2024, per l’individuazione di 90 candidati idonei di nazionalità neerlandese con il profilo di amministratore (grado AD 6) per il Segretariato del Parlamento europeo, pubblicato nella GUUE il 4.3.2024, Serie C; |
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annullare o comunque dichiarare inapplicabili ai sensi dell’articolo 277 TFUE le disposizioni generali di esecuzione dell’articolo 27 dello Statuto dei funzionari adottate, in data 21 novembre del 2022, dall’Ufficio di Presidenza del Parlamento europeo relativamente agli articoli 1 e 2 e, di conseguenza, annullare il bando indicato nel punto precedente; |
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annullare la lista di riserva formata in esito al concorso oggetto del bando annullato; |
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condannare il Parlamento europeo al pagamento delle spese del giudizio. |
Motivi e principali argomenti
Il Governo italiano impugna il bando PE/AD/301/2024, per l’individuazione di 90 candidati idonei di nazionalità neerlandese con il profilo di amministratore (grado AD 6) per il Segretariato del Parlamento europeo le Disposizioni generali di esecuzione dell’articolo 27 dello Statuto dei funzionari adottate, in data 21 novembre del 2022, dall’Ufficio di Presidenza del Parlamento europeo.
Esso deduce, con riferimento al bando:
1) |
il difetto di motivazione (articolo 296 TFUE), per il carattere apodittico dell’affermazione secondo cui nei servizi del Parlamento europeo vi sono squilibri nazionali a danno dei Paesi Bassi, e questi sono superabili solo indicendo concorsi riservati; |
2) |
il difetto di istruttoria e la violazione del principio di buona amministrazione (articolo 41 Carta dei diritti fondamentali dell’Unione europea), poiché non sono noti le indagini e gli elementi di fatto sulla base dei quali il Parlamento europeo è pervenuto a questa conclusione; |
3) |
la violazione diretta dell’articolo 27 dello Statuto dei funzionari e delle sue disposizioni applicative dettate dal Parlamento europeo con atto del 21.11.2022: non risulta, infatti, né affermato né dimostrato che si sia verificato il presupposto tassativo che quelle disposizioni prevedono affinché possano indirsi concorsi riservati; |
4) |
la violazione del principio di proporzionalità, poiché la misura discriminatoria, anche in considerazione delle dubbie basi istruttorie su cui si fonda, appare eccessiva rispetto al fine perseguito; |
5) |
la violazione delle norme e dei principi in materia di parità linguistica nei concorsi (articolo 1-quinquies, paragrafo 6, dello Statuto dei funzionari, e articolo 1, paragrafo 1, lettera f), dell’allegato III allo Statuto dei funzionari), di recente ribaditi dal Tribunale nella sentenza dell’8 maggio 2024, causa T-555/22, Francia/Commissione: indire concorsi limitati a determinate nazionalità provoca infatti necessariamente la limitazione delle lingue utilizzabili nel concorso a quelle delle nazionalità interessate. In relazione ad entrambi gli atti impugnati, il governo italiano fa valere: |
6) |
uno sviamento di potere e una violazione delle norme sostanziali inerenti alla natura e alla finalità dei bandi di concorso; |
7) |
una violazione dell’articolo 27, paragrafo 2, dello Statuto dei funzionari e del principio di proporzionalità; |
8) |
un difetto di motivazione (violazione dell’articolo 296 TFUE e dell’articolo 41, paragrafo 2, terzo trattino, della Carta dei diritti fondamentali dell’Unione europea). |
Ricorso presentato il 28 maggio 2024 – Repubblica italiana / Parlamento europeo (Causa C-382/24) (C/2024/4317) Lingua processuale: l’italiano Parti Ricorrente: Repubblica italiana (rappresentanti: G. Palmieri, agente, D. D’Alberti, P. Gentili, avvocati dello Stato) Convenuto: Parlamento europeo Conclusioni
Motivi e principali argomenti Il Governo italiano impugna il bando PE/AD/301/2024, per l’individuazione di 90 candidati idonei di nazionalità neerlandese con il profilo di amministratore (grado AD 6) per il Segretariato del Parlamento europeo le Disposizioni generali di esecuzione dell’articolo 27 dello Statuto dei funzionari adottate, in data 21 novembre del 2022, dall’Ufficio di Presidenza del Parlamento europeo. Esso deduce, con riferimento al bando:
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